Nell’articolo precedente abbiamo affrontato la disposizione dei soggetti, in questa seconda parte della serie di quattro articoli sulla fotografia del cibo affrontiamo la composizione e l’inquadratura.
Composizione
L’approccio minimale alla composizione è sicuramente uno dei più efficaci. Semplificare la scena aiuta ad identificare il soggetto dell’inquadratura, gli altri oggetti possono partecipare nello sfondo o lasciati direttamente fuori dallo scatto.

Riempite l’inquadratura, avvicinatevi alla pietanza, andate nel dettaglio ed escludete completamente lo sfondo. Può essere utile in contesti dove quest’ultimo non sia particolarmente attraente.

Scattando quadrato possiamo comporre l’inquadratura con il soggetto esattamente centrale, il risultato è generalmente un’immagine fortemente statica ma che può essere estremamente d’impatto quando la disposizione o lo sfondo contribuiscono a far convergere l’attenzione.

Provate a spostare il soggetto dal centro fino a quando lo sentiate in equilibrio con il contesto, soprattutto considerando aree con forti contrasti di colore o luce. Per far ciò potete avvalervi di della regola dei terzi come indicazione di partenza, non ci sono tuttavia approcci formali rapidi o rigidi per ottenere un buon risultato, imparate a fidarvi del vostro istinto per valutare quando il tutto risulti in armonia.

Cercate delle linee che guidino lo sguardo, non necessariamente rettilinee e continue. Una disposizione regolare di oggetti separati può ottenere il medesimo risultato. La presenza di elementi geometrici è altrettanto valido. Va tenuto presente quando si taglia e si dispone. Cercateli anche nei contrasti di colore e luce.

Sia che decidiate di inquadrare dall’alto che da un punto di vista laterale, fate sempre molta attenzione allo sfondo. Questo è solo apparentemente secondario al soggetto, diventa estremamente influente sul risultato finale anche a seconda dello spazio che gli dedicate. Sfruttatelo al pari del soggetto per esaltarne le caratteristiche. Approfittate della profondità di campo ridotta con solo una porzione del piatto a fuoco quando lavorate estremamente ravvicinati (macro) o con degli accessori che vi permettano lunghezze di focali maggiori assimilabili a teleobiettivi (es. 100mm in sistemi 35mm tradizionali).

Inquadratura
In un’inquadratura parallela al piano uno sfondo contrastante col colore della superficie dove poggiano gli oggetti potrebbe fare la differenza.

L’inquadratura dall’alto si presta a rendere un’aspetto molto geometrico e grafico della disposizione.

Inquadrando dal punto di vista dell’osservatore idealmente seduto al tavolo potete avvicinarvi al piatto ed inclinare leggermente in modo da comporre la forma ovale dal piatto in diagonale.

E ora tocca a voi. Su Instagram potete usare il tag #IgersItaliaEdit101 per segnalare i vostri esperimenti. Non mancherò di darvi supporto per pareri o quesiti. Mettete pure un commento alla vostra foto rivolto a @polylm.
Se siete interessati all’argomento potete leggere anche Come taggare il cibo su Instagram