Instagram: un’altra serie di dati e statistiche da conoscere

Nell’articolo Instagram: 19 dati e statistiche utili da sapere abbiamo raccolto dati e statistiche riguardanti la crescita di Instagram, l’audience, i dati demografici e l’utilizzo da parte delle aziende.

Vediamo ora le restanti statistiche raccolte da Hubspot per monitorare e conoscere sempre meglio il nostro social network preferito.

 

I contenuti

20. Oltre 80 milioni di foto

Sono le immagini condivise in ciascun giorno dello scorso settembre. (fonte)

21. W i “selfie”

Le foto con i volti delle persone (non necessariamente selfie) sono il 38% in più di quelle che non hanno volti. (fonte)

22. Un unico colore dominante

Sono state analizzate (tramite computer si spera) circa 8 milioni di foto: quelle con unico colore dominante hanno circa il 17% di “like” in più rispetto a quelle con più colori. (fonte)

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23. Foto minimaliste

Su Instagram, le foto con un ampio “negative space” (ossia un’area non occupata da nulla) generano il 29% di “like” in più rispetto ad aree piene di soggetti. (fonte)

24. Vince il blu

Le immagini che come colore dominante hanno il blu generano il 24% di like in più rispetto a quelle che hanno il rosso come colore dominante. (fonte)

25. La descrizione sembra contare poco

La correlazione tra la lunghezza della didascalia e il tasso di engagment è molto bassa: sembra dunque che la descrizione conti in proporzione poco nel generare interazioni. (fonte)

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26. Il boom dei video

Nelle prime 24 ore della loro introduzione, avvenuta nel giugno del 2013 furono condivisi 5 milioni di video. (fonte)

27. Il basso engagement dei video

I video non raccolgono molte interazioni: i video raccolgono un numero minore di like e commenti rispetto alle foto (fonte), tuttavia il dato “visualizzazioni” riporta numeri generalmente molto elevati, rispetto all’engagement medio del profilo.

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28. Le aziende e gli hashtag

Le aziende usano in media circa 2,5 hashtag per foto. (fonte)

29. Il numero ideale di hashtag

Da uno studio è emerso che i post con più di 11 hashtag hanno circa l’80% di interazioni (per mille follower); usando 10 hashtag si ottiene circa il 22% e il 41% quando se ne usano due. (fonte)

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30. La geo-localizzazione

Inserire il tag di geo-localizzazione (usandolo assieme agli hashtag) genera un considerevole aumento delle interazioni. (fonte)

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31. L’importanza della geo-localizzazione

I post georeferenziati generano il 79% di interazioni in più rispetto ai post che non lo sono. (fonte)

32. Le Emoji

Il cuore rosso è l’emoji più usata. Ed è usata il 79% di volte in più rispetto alla seconda emoji più usata: il sorriso con gli occhi a cuore. (fonte). Peraltro vi ricordiamo che le emoji possono essere usate anche come hashtag.

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33. Smile!

In 4 delle 5 emoji più usate c’è un sorriso. Tra le prime venti, quelle “sorridenti” o comunque “positive”, sono la metà. (fonte)

34. Le bandiere

Tra le emoji raffiguranti bandiere la più usata è la “stars and stripes”, la bandiera americana; la seconda è il tricolore italiano. Le bandiere sono però tendenzialmente poco usate: la bandiera americana è “solo” la 59esima emoji più usata, il nostro tricolore è la 125esima e quella francese la 160esima. (fonte)

35. Pizza über alles

La pizza è l’emoji di cibo più usata. Precede quella del sushi e la bistecca. (fonte)
 

Strategie di condivisione

36. Una foto al giorno o poco più

Analizzando i profili di 55 aziende è emerso che i loro account condividono in media una foto e mezza al giorno. (fonte)

37. Una foto ogni due o tre giorni

Mediamente le aziende condividono contenuti dalle 11 alle 20 volte al mese. (fonte)

38. L’aumento numerico dei contenuti

A fine 2014, il 73% delle aziende postava almeno una foto o un video a settimana: rispetto al 2012 si è registrato un aumento del 35%. (fonte)

39. Per molte aziende quasi 2 foto al giorno

Tra il 2014 e il 2015 è raddoppiato il numero delle aziende che in un mese postavano più di 50 foto o video. (fonte)

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40. Su Instagram il 90% delle imprese

Il 90% delle aziende analizzate da Interbrand ha aperto un profilo. Di tutte e 100, l’80% condivide un post a settimana. (fonte)

41. Il miglior momento per postare una foto

Il miglior momento per condividere una foto è il lunedì o il giovedì, purché non scegliate la fascia oraria che va dalle 3 alle 4 del pomeriggio. Secondo lo studio ciò vale ovunque. (fonte)

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42. La coda lunga dell’engagment (1)

Molti contenuti dei top brand ottengono il 50% dei loro commenti solo dopo 19 ore. Un ulteriore 10% arriva dopo 19 giorni. (fonte)

43. La coda lunga dell’engagment (2)

Molti contenuti ricevono interazioni per giorni e giorni dopo la pubblicazione. Dopo 18 o 24 ore i contenuti dei brand ricevono solo pochi like e commenti in meno rispetto a prima. (fonte)

44. Con l’ordine cronologico perso il 70% dei contenuti

Prima dell’introduzione del nuovo algoritmo, quando i post venivano mostrati in ordine cronologico, le persone perdevano circa il 70% dei contenuti condivisi dagli account che essi seguono. (fonte)

45. Instagram è il re dell’engagement per follower

Instagram è ancora i social network cola maggior engagement di tutti, nonostante il tasso di engagement per follower nel 2015 si sia dimezzato rispetto al 2014. (fonte)

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46. In aumento il tasso di engagement per post

Al contrario l’engagement per post sembra aumentare del 50% di anno in anno. (fonte)

47. L’engagement rate al 4,3%

Dopo aver analizzato migliaia di contenuti dei brand, è risultato che l’engagement rate medio è del 4.3%, il che vuol dire che un brand per avere 100 like o commenti sui propri post avrebbe bisogno di circa 2.300 follower. (fonte)

48. Gli effetti delle Instagram Ads

Con una sponsorizzazione su Instagram un brand in 4 giorni ha guadagnato 36 volte il numero di follower che mediamente guadagnava nello stesso periodo. Aumentando i propri follower del 18%. (fonte)

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