Jago Museum è partner del Premio IgersItalia 2024

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Lo Jago Museum, alla Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi è partner del Premio Nazionale IgersItalia – Content Awards 2024.

Lo Jago Museum si pone l’obiettivo di sviluppare progetti innovativi di informazione, intrattenimento ed inclusione, attraverso l’arte e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico del Rione Sanità, storico quartiere di Napoli.

Nel 2019, dopo la realizzazione dell’opera Figlio Velato, Jago desiderava vivere e lavorare nel Rione Sanità, ispirato dal progetto di valorizzazione delle risorse del territorio e, soprattutto, dal lavoro che era in atto con le persone.

Il luogo più adatto a ospitare il lavoro dell’artista è sembrato, fin da subito, la chiesa seicentesca di Sant’Aspreno ai Crociferi. Una nuova riapertura che ha segnato un’altra importante tappa nel percorso di «cura della cultura e cultura della cura».

È in questa chiesa che Jago ha realizzato la sua opera Pietà, prima esposta a Roma, nella Chiesa degli Artisti e a Palazzo Bonaparte, poi tornata nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi.

La chiesa di Sant’Aspreno, dedicata al primo patrono di Napoli fu costruita nel 1633 e ricostruita circa un secolo dopo, a causa delle alluvioni che scorrevano nel Rione Sanità, dette lave dei Vergini.

In origine, la chiesa era un monastero dedicato alla cura degli infermi del quartiere, in cui prestavano la propria opera i Crociferi, impegnati nell’assistenza ai malati in tutta la città di Napoli. Tuttavia, la chiesa fu presto abbandonata, a causa della distruzione causata dalle acque piovane.

Lo scheletro del nuovo progetto fu realizzato nel 1760 da Bartolomeo e Luca Vecchione, collaboratori di Luigi Vanvitelli, che articolarono lo spazio a croce latina con una navata unica e quattro cappelle laterali. Il nuovo progetto fu posto in posizione sopraelevata rispetto alla strada, con una rampa di scalini in pietra lavica per preservare la chiesa dagli allagamenti. Numerosi artisti diedero il loro contributo per la ricostruzione, con opere come le pale d’altare di Francesco La Marra e le tele di Domenico Mondo ispirate a prototipi di Luca Giordano.

Oggi, la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi è stata messa in sicurezza dopo 40 anni di abbandono per ospitare le opere di Jago, nel suo Jago Museum.