Il fumetto è entrato di diritto nei musei non solo come opera d’arte, ma anche come linguaggio per usufruire di questi luoghi in maniera innovativa ed estrosa grazie al progetto Fumetti nei Musei, iniziativa promossa dal MiBACT e che, durante l’emergenza COVID-19, diventa digitale per portare storie fantasiose, nate dall’inventiva dei grandi fumettisti italiani, tra le mura di chi ora resta a casa.
Nonostante la pandemia, il settore artistico e culturale pare proprio che non voglia fermarsi, continuando a regalarci tanti momenti utili sia a diffondere luce e meraviglia in un periodo davvero molto difficile e buio, ma anche per godere dell’unicità del nostro immenso patrimonio artistico, nell’attesa di ritornare presto a (ri)scoprirlo dal vero.
Come abbiamo già detto, il MiBACT, oltre ad offrirci la possibilità di fruire gratuitamente di virtual tour ed approfondimenti in musei, parchi archeologici, archivi e gallerie statali con l’iniziativa #iorestoacasa, di cui abbiamo parlato qui e che ha visto la partecipazione attiva anche di tanti luoghi della cultura privati subito pronti a rispondere a questo appello, continua a regalarci grandi opportunità creative grazie alla digitalizzazione. Tra queste, di particolare interesse è il progetto Fumetti nei musei.
Fumetti nei musei è un’iniziativa in collaborazione con Coconino Press – Fandango, nata in seno al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo e promossa da Dario Franceschini. Ideata per sottolineare il valore culturale dell’arte del fumetto e la sua utile funzione nella didattica museale, è stata proposta per la prima volta nel 2018 (vincendo il premio Gran Guinigi per la migliore iniziativa editoriale dell’anno al festival Lucca Comics & Games 2018) e rilanciata alla fine del 2019 con una grande mostra.
Mettendo in campo molti dei più rinomati fumettisti italiani per raccontare i musei statali attraverso l’illustrazione, Fumetti nei musei ha utilizzato un linguaggio diverso e poco esplorato in questo settore, rivelandosi molto utile per promuovere i luoghi della cultura tra le fasce d’eta più giovani.
Il progetto, infatti, era destinato in prima istanza ai bambini e ragazzi coinvolti nei tantissimi laboratori educativi e didattici proposti per loro dalle case della cultura in giro per l’Italia, per poi rivelarsi uno strumento in grado di coinvolgere anche appassionati e curiosi del genere, e non solo.
Da 22 della prima edizione, i musei e le storie ad essi riferibili sono diventate 51, narrazioni in grado di raccontare in chiave contemporanea e fantasmagorica luoghi visti sempre come stantii e polverosi, dove invece sono in grado di accadere cose incredibili, istruttive, divertenti e impressionanti, resi con particolare vividezza di particolari dal guizzo creativo del tratto inconfondibile di grandi firme del fumetto italiano.
Dal Museo e Real Bosco di Capodimonte di Lorenzo Ghetti, ai Musei Reali di Torino a cura di Lorena Canottiere; dal Museo Nazionale Etrusco di Chiusi a cura di Pietro Scarnera, al Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” di Matera riproposto da Vitt Moretta. E ancora Villa della Regina di Torino, il Museo Archeologico Metauros di Gioia Tauro, il Castello Scaligero di Sirmione, il MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo de L’Aquila, da Nord a Sud passando per il centro grazie all’estro di Lorenzo Mò, Federico Manzone, ALTAN, Spugna, Ratigher, Mara Cerri e tanti, tantissimi altri.
Ad emergenza COVID-19 scoppiata, il Ministero ha quindi pensato bene di digitalizzare queste storie per renderle fruibili on line. Ogni settimana, infatti, è possibile scaricare una parte di questi fumetti (la cui vendita del formato cartaceo agli appassionati è sempre servita per sovvenzionare le attività educative dei musei e a sostenere la produzione delle copie da distribuire gratuitamente ai ragazzi durante le iniziative dedicate al progetto, ndr) partecipando a un vero e proprio viaggio per immagini intriso di arte, fantasia, colori e bellezza, nate da un dettaglio o da un particolare che altrimenti sarebbe anche sfuggito ai nostri occhi.
Ad amplificare la missione del progetto, ci pensano anche i social network, tra cui i canali Instagram istituzionali che alimentano i racconti con pubblicazione sui profili ufficiali @fumettineimusei, @mibact, @museitaliani e da tutti quelli della grande rete composta dai singoli musei, senza dimenticare gli hashtag #iorestoacasa e quello d’occasione #ioleggoacasa. Non è una splendida iniziativa?
Buona lettura, allora!
Qui il link dove trovare a nostra disposizione settimanalmente i fumetti.
Per approfondire, qui l’elenco di tutti i musei, parchi e istituti coinvolti.