Museo nazionale: un viaggio tra sogno e realtà

museonazionale
Servizio a cura di Simonetta Vicino (@simonestagram)
Questa settimana per la nostra consueta rubrica museo nazionale in collaborazione con RadioTre Rai abbiamo scelto un percorso un po’ insolito, a metà strada tra sogno e realtà, tra passato e presente.

Iniziamo il nostro viaggio tra le opere d’arte in Italia al Camposanto monumentale di Pisa. Qui @ch_ecco ha fotografato il monumento funebre dedicato a Ottaviano Fabrizio Mosotti, in un modo molto particolare, accostando le sue mani alla scultura. E il perché ce lo dice lui stesso:

“L’opera è stata realizzata da Giovanni Duprè, scultore divenuto famoso per la realizzazione di una scultura raffigurante un Abele morente. Il corpo dell’uomo fu scolpito da Duprè in maniera così verosimile che fu accusato di aver realizzato il calco avvalendosi di un corpo umano. Accostare le mani alla sua scultura mi ha permesso di rivivere, anche solo per pochi secondi, quel curioso episodio legato alla sua produzione artistica”.

E il risultato ci sembra meraviglioso, non trovate?
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Proseguiamo il nostro viaggio scendendo in direzione Roma e facendo tappa alla Galleria D’Arte Moderna. Qui, @gaguarin ha immortalato la scultura in bronzo dal titolo “Femme de Venise”, realizzata nel 1956 da Alberto Giacometti perché

“ho a cuore il linguaggio della condivisione e la capacità d’ascolto. Comunicare arricchisce il cuore e la personalità e dona un’esperienza di crescita importante. Tanto più se lo scambio avviene tra persone molto diverse tra loro. E adoro le altezze, ecco anche il perché di questa prospettiva.”

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Restiamo nel Lazio e ci spostiamo a Viterbo, nel parco del Bomarzo, per la terza fermata del nostro percorso. Qui la nostra @ilarega ha fatto una sosta durante un viaggio solitario in giro per l’Italia, alla scoperta di luoghi che voleva vedere da tempo.

“Il parco ti trasporta in un’atmosfera onirica e fiabesca ed è dedicato alla moglie defunta del Principe Pier Francesco Orsini. L’iscrizione recita ‘voi che pelo mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi’ e io mi sono ritrovata improvvisamente in un mondo fantastico e tutto quello che bastava fare era sdraiarsi e immaginare di essere in una fiaba!”.

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Il nostro viaggio si conclude invece alla Fondazione Prada a Milano, dove @manu_te ha fotografato un’installazione chiamata Trittico, che riunisce tre lavori selezionati dalla Collezione Prada che vengono esposti a rotazione. Concentrandosi su tre lavori alla volta, Trittico rivela similitudini inaspettate tra artisti e sottolinea l’importanza dell’esperienza artistica vissuta in prima persona, in condizioni diverse dal canone museale.  Ed è proprio questo che Manu ha voluto immortalare.

“Il singolo vive l’arte in maniera personale e non imitabile, qualunque sia la forma di arte con cui si relaziona. È davvero fondamentale continuare a leggere didascalie come stava facendo qui la mia amica? Tanto, magari, lei aveva comunque visto e interpretato altro.”

E noi come facciamo a dargli torto?

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Il nostro viaggio questa settimana finisce qui. Grazie a voi che continuate a taggare le vostre foto con #museonazionale, il vostro contributo è sempre più importante! Anche questa settimana le foto più belle saranno ospitate dal sito museoradio3 e verranno ricondivise dal profilo instagram del Radiotre rai.

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