#MuseoNazionale: la sesta selezione di opere d’arte italiane in mostra su Instagram

Servizio a cura di Sara Salvarani (@igersreggioemilia)

Nuova settimana e nuova selezione, la sesta, per l’iniziativa Museo Nazionale che Instagramers Italia porta avanti con Radio 3 Rai. Il nostro tour artistico in giro per il Bel Paese questa volta ha come filo conduttore le statue equestri che adornano tante delle nostre piazze.

@jennifervandoni
@jennifervandoni

La prima foto che abbiamo scelto è quella di @jennifervandoni che ritrae il monumento equestre a Emanuele Filiberto in piazza San Carlo a Torino, opera dello scultore Carlo Marochetti. Il Caval ëd Bronz, così viene chiamata l’opera in dialetto piemontese, è uno dei simboli di Torino  e ritrae Emanuele Filiberto nell’atto di ringuainare la spada dopo la gloriosa vittoria ottenuta nella Battaglia di San Quintino. La statua poggia su un piedistallo in granito rosso di Baveno curato dal Bonsignore.

“Ho scattato questa foto in occasione del CioccolaTO di quest’anno, infatti sullo sfondo si intravedono delle bancarelle. Passeggiando per la piazza mi ha colpito l’imponenza e la maestosità della statua e spero di essere riuscita a trasmettere queste sensazioni.”

@adelemessina
@adelemessina

Il secondo scatto è firmato invece da @adelemessina e ci fa scoprire il monumento equestre di Ferdinando I Piazza in piazza Ss. Annunziata a Firenze. Collocata in asse con via dei Servi, in modo da essere visibile da piazza del Duomo incorniciata dall’arco centrale del portico della Santissima Annunziata, è una delle ultime opere del Giambologna che fu subito affiancato da Pietro Tacca, suo allievo a cui spettò il completamento dell’opera dopo la morte del maestro. Il modello in scala reale fu definito nel 1602 e gettato in bronzo nell’autunno dello stesso anno, ma l’opera fu portata a termine solo nel 1607 e sistemata nella piazza nell’ottobre del 1608 in occasione delle nozze del principe Cosimo con Maria Maddalena d’Austria.

“Questa foto è dei primi giorni di marzo. Aria fresca, cielo di un celeste confetto con qualche nuvola, ma assaggio di primavera. Questa statua mi colpisce perché ha legami con diversi punti della città. È stata infatti pensata per essere visibile da Piazza del Duomo. E crea una continuità anche con Piazza della Signoria, dove troviamo un’altra statua equestre: Cosimo I, opera commissionata al Giambologna proprio dal figlio Ferdinando I. È bello pensare anche alla continuità tra il Giambologna e il suo allievo Pietro Tacca, che partecipò e terminò l’opera. Nonché al mistero che rimane della targa sul retro, dove sono raffigurate delle api in cinque cerchi concentrici attorno all’ape regina. Questa raffigura il Granducato e le api attorno i fiorentini operosi. Ancora oggi tiene tutti incollati a questo gioco: individuare il numero esatto delle api senza perdere il conto!”

Le ultime due foto ci portano al Vittoriano a Roma, dove le statue equestri dominano la scena da ogni prospettiva.

pierdepe---roma-bandaLa prima immagine è di @pierdepe e ritrae una delle vittorie alate che sovrastano i propilei del sommoportico in stile corinzio. Questa quadriga rappresenta l’unità della Patria – PATRIAE UNITATI- ed è stata realizzata da Carlo Fontana. Le quadrighe, previste già nel progetto originario, vennero realizzate e collocate nel 1927.

“Mi capita di essere a Roma per lavoro ma in questo caso avevo voluto fare una visita approfondita di una settimana con famiglia, per godermi Roma senza fretta. Sono salito in cima all’Altare della Patria un tardo pomeriggio dopo un temporale, giusto in tempo per godermi un cielo quasi irreale, come spero di essere riuscito a far vedere in questo scatto.”

@satch86
@satch86

La seconda fotografia, di @satch86, presenta invece il monumento principale del Vittoriano, ovvero la statua equestre di Vittorio Emanuele II di Enrico Chiaradia che la terminò nel 1910. La statua è alta 12 metri e lunga 10 e per realizzarla furono fuse 50 tonnellate di bronzo. Sul basamento si trovano le statue di quattordici città nobili, che furono cioè capitali di stati nobiliari italiani in vari periodi della Storia.

“Ho scattato questa foto perché il Vittoriano è uno dei miei monumenti preferiti, guardandolo non si può fare a meno di essere orgogliosi di essere Italiani e di pensare ai valori che hanno guidato coloro che sono morti nello sforzo di creare e difendere la Patria e il nostro bellissimo Paese!”

Anche questa settimana le fotografie saranno ospitate sul sito museoradio3.rai.it e verranno ricondivise dal profilo Instagram di RadioTre Rai.

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