#MuseoNazionale: marmo, pittura e avorio

Servizio a cura di Silvia Lanfranchi (@igerslaspezia)

Marmo per le statue, pittura per un autoritratto e avorio per una statua antica: sono questi gli elementi della selezione odierna per il progetto Museo Nazionale di Radiotre Rai, di cui Instagramers Italia è media partner: vediamo nel dettaglio le opere che ci hanno colpito.

gianpaolomuoioPartiamo con la luce e un suo uso sapiente: dal buio della stanza dipinta spunta un volto illuminato nello scatto di @gianpaolomuoio:

Si tratta di un particolare del dipinto ad olio su tela ‘David con la testa di Golia’ di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610) eseguito intorno al 1620 e conservato alla Galleria Borghese di Roma. La testa del gigante filisteo è un autoritratto dello stesso Caravaggio.”

lucacipolliniUn altro volto, questa volta però di grandi dimensioni, è il bellissimo “Volto d’avorio” immortalato da @luca.cipollini. Il volto è l’unico pezzo arrivato fino a noi di una grande statua crisoelefantina (realizzata cioè in oro ed avorio) probabilmente del IV secolo a.C.: si tratta di un reperto importantissimo, sia per la fragilità del materiale con cui era realizzata la statua sia per il fatto che si tratta di un’opera sottratta al traffico clandestino di opere d’arte grazie ad una lunga operazione dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Artistico.

porrounumCambiamo materiale e arriviamo a quello più classico per le sculture: il marmo bianco con la foto di @porrounum che ritrae

“un gruppo scultoreo in marmo eseguito da Antonio Canova tra il 1795 e il 1815, conservato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e che ritrae la leggenda di Ercole e Lica. Ercole, impazzito dal dolore procuratogli dalla tunica intrisa dal sangue avvelenato del centauro Nesso, scaglia in aria Lica che, ignaro, gliel’aveva consegnata su ordine di Deianira.”

elenadg19Concludiamo questa selezione con l’opera di uno scultore contemporaneo: Pablo Atchugarry che ha inaugurato il 22 maggio ai Mercati di Traiano a Roma una sua bellissima mostra personale. Si tratta di:

Una rassegna di quaranta opere, di cui dieci monumentali esposte all’aperto, scaturite nella quasi totalità da quel marmo di Carrara che ha fornito indispensabile alimento agli irripetibili capolavori della classicità e del Rinascimento custoditi nell’Urbe”. Lo scatto è di @elenadg19.

Tagged: