Nasce “TCU (The Creator Union)“, il primo sindacato per diffendere i diritti degli influencers britannici, creato qualche giorno fa nel Regno Unito.
Di solito gli influencers lavorano come freelance o quelli più importanti vengono seguiti da agenzie di comunicazione che gli garantiscono e gestiscono contratti. Capita a volte, però, di incorrere in problemi. Alcuni si son trovati a lavorare a costo zero, senza contratto o son stati costretti a chiedere il supporto di aziende/agenzie per ricevere compensi nelle tempistiche o modalità concordate precedentemente.
È proprio a causa di questi spiacevoli episodi che nasce il sindacato TCU (The Creator Union), avente tra gli obiettivi principali quelli di difendere la parità salariale (soprattutto per influencers appartenenti alla comunità black e Lgbtq+), controllare i rapporti contrattuali tra influencers e aziende, denunciare qualsiasi pratica discrimantoria e difendere la proprietà intelletuale.
Il sindacato TCU è stato creato da Nicole Ocran, una fashion blogger americana risidente a Londra , ed è aperto a blogger, Instagramer, Tiktoker o qualunque altra persona che lavori creando contenuti nel mondo dell’influencer marketing. Per ora conta ancora pochi aderenti, ma chiunque sia interessato, può iscriversi attraverso il sito web.
Attualmente le principali funzioni di quest’associazione sono: fornire consigli legali, formare influencers e aziende, promuovere campagne contro ogni sorta di discriminazione.
La creazione di questo sindacato è senza dubbio una buona notizia per tutto il mondo social. In primo luogo perchè ciò significa che il marketing social è in crescita e poi perché dimostra che il settore si sta professionalizzando sempre di più sotto ogni punto di vista. È totalmente normale e leggitimo che le persone che ci lavorano vogliano essere tutelate e vogliano difendere i propri diritti.
Se fotografi, artisti e altri lavoratori autonomi possono avere dei sindacati, perché dovrebbe essere diverso per gli influencers?
Ora non ci resta che aspettare la creazione di una iniziativa simile nel nostro paese. Ci auguriamo che arrivi presto!