Instagram: pimp my Reels

Lo avevamo detto qualche giorno fa che l’estate sarebbe stata caldissima. Ora si fa bollente.

Era la fine del 2019 quando in Brasile, ignari delle conseguenze che la pandemia del Covid-19 avrebbe provocato nel giro di pochi mesi, Instagram testava i Reels, uno strumento in creatività per le stories, che aveva funzioni simili a quelle di TikTok, il colosso cinese dei video brevi che cresce a livelli spaventosi, almeno per Zuckerberg.

Dopo il testing nella terra del carnevale e del calcio giocato a certi livelli, ecco che Instagram lancia Reels anche in Europa nel mese di giugno soltanto a pochi eletti in Francia e in Germania. Pensata non come app a sé stante, ma come un’integrazione delle funzioni di Zoom e Super Zoom nella sezione delle storie, si configura quindi come un upgrade della piattaforma.

L’universo di Zuckerberg non vuole proprio cedere terreno in fatto di novità al suo antagonista cinese, che nel solo primo trimestre del 2020 ha registrato un numero di download dell’app pari a 315 milioni salendo così intorno ai 2 miliardi totali.

Inoltre, TikTok ha annunciato lo sviluppo della versione business della sua piattaforma, che finora non era presente, con l’obiettivo di attirare i grandi marchi (e i loro budget) che, per la campagna #StopHateForProfit, stanno boicottando le pubblicità su Facebook.

Adesso, proprio perché Donald Trump ha serie intenzioni di bannare l’app cinese negli Stati Uniti perché colpevole, a detta sua, della più colossale operazione di spionaggio ai danni degli Yankees, Instagram sta entrando con la funzione Reels negli account a stelle e strisce.

L’obiettivo di Instagram, ovviamente, è quello di coinvolgere gli utenti nella creazione di brevi video aumentando la loro permanenza nella piattaforma ed evitando una migrazione verso l’app cinese. Inoltre, la guerra pacifica a TikTok potrebbe essere pensata anche con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente il pubblico più giovane che ora popola la piattaforma cinese e, perché no, trasmettere coraggio ed estro al pubblico più “anziano” di Instagram nella creazione di contenuti video.

Quindi, dopo aver testato le schermate con le doppie storie e introdotto i Reels anche negli Stati Uniti d’America, Instagram sta sempre più comprendendo l’importanza dei video come contenuti multimediali fruibili e maggiormente richiesti dagli utenti della rete.