Instagram hashtag creativi: #bluronpurpose quando sfocare è un’arte

Credits: @cindyloughridge

Proseguiamo la rubrica dedicata agli hashtag creativi per Instagram e continuiamo a scoprire quelli proposti dalla stessa startup di San Francisco che allo scopo ha inviato una speciale pubblicazione a molti fortunati Igers. Oggi vediamo l’ottavo dei dodici originali hashtag suggeriti da Instagram che è #bluronpurpose.

Caratteristiche del tag

Come già detto in uno dei primi post di questa rubrica, gli hashtag proposti da Instagram meritano attenzione perché sono attualmente ancora così di nicchia da poter essere considerati puliti, non utilizzati dalla massa che solitamente quando adotta un tag lo fa per pura visibilità senza tenere conto della coerenza dei contenuti etichettati… e di tutti gli hashtag suggeriti nel libretto #CommunityFirst forse #bluronpurpose è uno di quelli in grado di restituire il maggior numero di foto di qualità.

La prima foto taggata in tal modo fu postata da Cindy Loughridge aka @cindyloughridge il 27 dicembre del 2011 (vedi foto di copertina). Blur on purpose significa letteralmente sfocare di proposito. Per ottenere allora foto da taggare in questo modo dobbiamo impegnarci a sfocare… ma con controllo. Vediamo come.

Consigli per la realizzazione

Per realizzare uno sfocato artistico possiamo procedere in due modi. Il primo è quello di mettere a fuoco un oggetto in primo piano mantenendo tale oggetto nel quadro: lo smartphone sfocherà automaticamente lo sfondo all’infinito permettendoci di ottenere facilmente un effetto bokeh soprattutto se scattiamo di notte con presenza di luci all’orizzonte.

Questo tipo di fotografia è in grado di essere realizzata da praticamente qualunque app fotocamera nativa presente su iOS o Android: basta di fatto toccare con il dito sul display il punto da mettere a fuoco ovvero l’oggetto in primo piano. Nel caso in cui invece volessimo liberarci di quest’ultimo, dovremmo dotarci di un’app per lo scatto un po’ più evoluta, in grado di congelare il punto di messa a fuoco anche nel caso in cui si dovesse cambiare l’inquadratura muovendo lo smartphone.

Io, per questo genere d’operazioni, mi trovo molto bene con la nuova versione di Camera+, che permette di fare quanto necessario: basta toccare il display con due dita; a quel punto compaiono due marker, uno di colore giallo dedicato al settaggio dell’esposizione e uno di colore viola dedicato alla messa a fuoco; basta posizionarlo nel punto desiderato del display e poi toccare il simbolo del lucchetto (vedi foto) presente nel suo angolo in alto a destra e il gioco è fatto.

 

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Cogliete pure ispirazione dalla galleria a metà pagina e segnalatemi i vostri lavori: su Instagram mi trovate come @giariv e sarò felice di commentare le vostre foto.

 

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