Instagram racconta Vivian Maier. Instameet al Man di Nuoro

Il 1° agosto alle 18.00 gli Instagramers della Sardegna si ritroveranno al Museo MAN di Nuoro in occasione della mostra, la prima in Italia, sulla fotografa americana Vivian Maier.

La visita degli instagramers sarà l’occasione per lanciare il challenge “Instagram racconta Vivian Maier”. Tra coloro che visitando la mostra fino al 18 ottobre utilizzeranno l’hashtag #vivianmaieralman verranno selezionati gli scatti di tre autori che saranno omaggiati con il catalogo della mostra.

Vivian Maier
Bambinaia per le famiglie benestanti di New York e Chicago sino dai primi anni Cinquanta del secolo scorso, per oltre cinque decadi ha fotografato la vita nelle strade delle città in cui ha vissuto senza mai far conoscere il proprio lavoro. Mai una mostra, neppure marginale, mai una pubblicazione.
Vivian Maier ha lasciato un archivio immenso composto di oltre 150.000 negativi, una miriade di pellicole non sviluppate, stampe, film in super 8 o 16 millimetri, registrazioni, appunti e altri
documenti di vario genere.
Della sua vita e di questo enorme lavoro oggi nessuno saprebbe niente se un giovane scrittore e giornalista americano, John Maloof, non si fosse accaparrato a un’asta un baule confiscato da un appartamento pignorato dal fisco per il mancato pagamento dell’affitto.

La mostra al Museo Man di Nuoro (10 luglio – 18 ottobre 2015)
Insieme a 120 fotografie tra le più importanti dell’archivio di Maloof, catturate tra i primi anni Cinquanta e la fine dei Sessanta, la mostra presenta anche una serie di dieci filmati in super 8 e una selezione di immagini a colori realizzate a partire dalla metà degli anni Sessanta.
Gli scatti degli anni Settanta raccontano il cambiamento di visione, dettato dal passaggio dalla Rolleiflex alla Leica, che obbligò Vivian Maier a trasferire la macchina dall’altezza del ventre a quella dell’occhio, offrendole nuove possibilità di visione e di racconto. La mostra ospita inoltre una serie di provini a contatto, mai esposti in precedenza, utili per comprendere i processi di visione e sviluppo della fotografa americana.
Vivian Maier ha scattato perlopiù nel tempo libero. I suoi soggetti prediletti sono stati le strade e le persone, più raramente le architetture, gli oggetti e i paesaggi. Fotografava ciò che improvvisamente le si presentava davanti, che fosse strano, insolito, degno di nota, o la più comune delle azioni quotidiane. Il suo mondo erano “gli altri”, gli sconosciuti, le persone anonime delle città, con cui entrava in contatto per brevi momenti, sempre mantenendo una certa distanza che le permetteva di fare dei soggetti ritratti i protagonisti inconsapevoli di piccole grandi storie senza importanza. Ogni tanto però, in alcune composizioni più ardite si rendeva visibile, superava la soglia della scena per divenire lei stessa parte del suo racconto.

L’ingresso alla mostra con visita guidata riservata a 35 instagramers prevede il contributo di 3 € e potrà essere prenotata inviando una mail a igersardegna@gmail.com in cui si dovrà necessariamente indicare il proprio nome e cognome e account su Instagram.

Credit locandina: Vivian Maier Maloof Collection, Courtesy Howard Greenberg Gallery, New York_w. Grafica: Maria Pia Cossu.

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