Instagram testa la verifica dell’età

Instagram testa la verifica dell’età, ecco la novità annunciata dal CEO Adam Mosseri per migliorare e tutelare l’esperienza degli utenti. Dopo le innovazioni proposte da Meta per il parental control, il gruppo proprietario di Facebook, Instagram, Whatsapp, i social network più utilizzati al mondo, ha annunciato delle nuove misure per verificare l’età degli utenti iscritti ad Instagram.

L’annuncio ufficiale è arrivato dal profilo Twitter del CEO, Adam Mosseri: “per assicurare la migliore esperienza agli utenti basandoci sulla loro età“, spiega Mosseri, “questa settimana lanceremo dei nuovi test per verificare l’età“. Se fino ad oggi questo processo poteva essere completato solo con un documento d’identità, presto saranno resi disponibili altri due processi di verificazione, per adesso utilizzabili solo dagli utenti degli Stati Uniti.

Il primo dei due metodi è stato chiamato “Social Vouching” e consiste nell’indicare altri tre profili tra i propri follower che possano confermare ad Instagram l’età di colui o colei che detiene il profilo che ha avviato la verifica.

Il secondo nuovo metodo introdotto è stato chiamato “Face based age prediction“, in italiano “predire l’età basandosi sul viso”. Questo secondo servizio sarà offerto in collaborazione con Yoti, società esterna ad Instagram specializzata nel riconoscimento dell’età, anche grazie al contribuito dell’intelligenza artificiale. Registrando un video selfie ed inviandolo nell’apposita sezione dell’app, Yoti analizzerà il materiale inviato ipotizzando quale potrebbe essere l’età della persona in video, solo basandosi sul volto. Il processo, assicura Mosseri, non andrà a riconoscere il viso o comunicare l’identità dell’utente a terzi, mira solo a stimarne un’età quanto più accurata possibile. Stimata l’età, Yoti comunicherà il risultato ad Instagram che provvederà a concludere il processo interno all’app.

In conclusione del video messaggio di annuncio, Mosseri ha ricordato come questi processi saranno si rispettosi della privacy degli utenti, ma anche e soprattutto mirati a basare sempre di più il social sull’età in modo da offrire agli utenti esperienze adatte a loro.

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