Giulia Grazia Guardo // Iger della settimana

L’iger di questa settimana è un po’ atipica. Se finora vi abbiamo presentato degli ottimi fotografi è il momento di presentarvi Giulia @maghettastreghetta che sul suo canale ig ogni giorno posta disegni (e qualche volta foto) con il suo alterego. Mese dopo mese è diventata un “fenomeno” su Instagram ricevendo centinaia di like. E’ catanese e la matematica non è il suo forte. Intervista a cura di @roccorossitto manager di @igerscatania.

 

 

 

Nome, cognome, età, username.
Giulia Grazia Guardo. Ho 12 anni più 12 più iva. Fa 24 no? Non sono mai stata brava in matematica. L’username è  @maghettastreghetta

Quando hai comprato l’iphone e quando hai iniziato ad usare Instagram.
L’iphone da sempre, dal primo modello che è uscito. Sono una maniaca dell’Apple. Instagram invece l’ho iniziato ad usare a marzo 2011. Una persona mi aveva segnalato quest’app e così ho iniziato a pubblicare le mie “vignette”. L’idea del canale su Instagram è nata perché @maghettastreghetta è il mio alterego a fumetti. Mi sono resa conto che piaceva e così ho continuato. Il 90% di quel che pubblico su Instagram sono disegni.

Da quanto disegni e come veicolavi le tue produzioni prima di Instagram
Faccio foto e disegno da quando ne ho memoria. Le mie cose le pubblicavo e le pubblico sul blog www.gikitchen.it e anche su flickr/maghettastreghetta.

Come riesci a mettere tutti questi disegni al giorno. E’ quasi un lavoro no?
Prima lavoravo nella azienda di famiglia, adesso ho la possibilità e la fortuna di potermi dedicare giornalmente al blog e ai miei disegni. Tutti i giorni c’è una ricetta alle 12.12, una foto, un disegno. Per il momento però non è un lavoro, nel senso che non ho nessun guadagno dalle cose che faccio.

Come disegni le foto che pubblichi su Instagram?
La maggior parte sono disegni su carta e oggetti che aggiungo io provenienti dal Giappone e da mille altre parti del mondo. Poi scatto al 99% con l’iphone e carico su Instagram usando sempre il filtro EarlyBird, che ormai è un marchio di fabbrica. Per le cose che pubblico invece sul blog uso la tavoletta grafica, l’ipad e Inkling.

Pensi che la tua produzione si evolverà o avremo sempre la piccola @maghettastreghetta in ogni foto?
Non so (ride, ndr). I disegni per qualche inspiegabile motivo piacciono. E’ raccontare le proprie giornate attraverso un tratto in fondo. Raccontano di me. Delle mie paure e sogni e diventano veicolo soprattutto di quest’ultimi. Ho avuto ad esempio l’onore di poter collaborare con Pan di Stelle, grazie a delle mie illustrazioni che contengono i miei biscotti preferiti, che ahimè non posso più mangiare a causa di una feroce intolleranza. Ogni mercoledì pubblicano un mio pasticcio. Dire che ne sono entusiasta è un eufemismo. Inoltre è proprio Instagram dove ho avuto, se così si può dire, un seguito maggiore e contatti di ogni tipo.

Ecco, appunto. Come si raggiungono oltre 70.000 follower su Instagram?
Ti devo dire la verità? Non lo so. Veramente non lo so. Io metto sempre gli stessi tag, tra cui #igersitalia e ogni tanto metto dei tag specifici. Altro non faccio. Ma negli ultimi 5-6 mesi quasi tutte le foto vanno sui popular e allora credo che la cosa sia virale, si amplifica così da sola, col passaparola. Però, francamente, continuo a non spiegarmelo.

Segnalaci 3 utenti che ti piacciono molto.
Volevo però prima precisare che c’è stato un momento in cui stavo e interagivo molto di più su Instagram. Rispondevo sempre, ai commenti singolarmente, ma ultimamente faccio molta fatica e non sempre riesco a farlo. Non per scelta, ma perché sono troppi. Infatti uso un generico ma sincero “thanks all” e la cosa mi dispiace parecchio. Per questo comunque ho deciso di seguire soprattutto miei amici o persone con cui vengo in contatto. Mi piacciono molto Martino Pietropoli (@mpietropoli) carismatico e geniale, Raffaele Cavicchi (@RalfMalf) colorato anche quando in bianco e nero e Bolcoema (@bolcoema) non perché mio amico, ma semplicemente perché un grande fotografo.

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