Il primo ospite della nuova rubrica Iger della Settimana di Instagramers Italia è Alessio Castaldo, @aleesio su Instagram, copywriter, creativo e fotografo di origini romane che ormai ha trovato la sua dimensione e la sua casa lungo la costa marchigiana. Intervista a cura di @alefortuna #IgersPiceni
IgersPiceni: Bando ai convenevoli, nome, cognome, età, username.
Alessio Castaldo: Alessio Castaldo, 39, @aleesio su Instagram (aggiungo il suo bellissimo tumbrlog , il suo sito www.alessiocastaldo.com , il blog di JUXT, del cui team è membro, @alephotography su Twitter e Alephotography su 500px ndr).
IP: Quando hai messo le mani per la prima volta su un Iphone e quando hai iniziato ad usare Instagram. Soprattutto: perché Instagram?
A.C.: Il primo incontro è stato con un Iphone 3gs nel dicembre 2010. Ho iniziato ad usare Instagram nei primi giorni del 2011 come semplice servizio di photo sharing ed, in tutta sincerità, è stata la prima app che mi è capitata per le mani.
IP: Seguendoti so bene che la tua professione ha sempre ruotato intorno alla fotografia. A questo punto però sono curioso di sapere che ruolo ha quest’app nella tua vita professionale e ludica.
A.C.: Si hai colto nel segno, la passione per la fotografia mi consuma da molto prima, Instagram è solo stata lo strumento per abbracciare la fotografia cosiddetta “mobile”. Se all’inizio scattare con Iphone era più che altro un lato “fun” che abbinavo alla mia Nikon, pian piano ho iniziato ad imparare a sfruttarne le varie potenzialità e ad apprezzarne le possibilità offerte. Essendo un curioso osservatore dell’umanità, la possibilità di scattare foto senza dover tirare fuori la bestia (Nikon) è sembrato subito un bel vantaggio!
IP: Decisamente! Deduco quindi che di Instagram e del supporto mobile fai un uso particolare. Cosa scatti con Instagram?
A.C.: Come già accennato, ho iniziato subito con le mie fisse su people e su landscape. Non ero granchè fiducioso all’inizio. La qualità finale della resa era (e rimane) un mio cruccio. Ma è veramente troppo comodo avere l’Iphone sempre là a disposizione. Considera, per comprendere meglio la mia indole, che io scatterei foto a ripetizione se fossi dotato di chip da inserire tipo Matrix. Non vedo solo con occhi, spesso vedo le cose intorno con i tagli e le luci di una foto e “taglio, croppo, addrizzo”. Lo so, un malato probabilmente! Però non realizzo mai scatti random. Ho sempre un’idea o una voglia dietro. Poi, se ci riesca o meno, questo è tutto un altro discorso…
IP: Ti assicuro che questa attitudine a sapere cosa si stia facendo emerge decisamente dal tuo photostream. Scendiamo un po’ più nel tecnico. Photo-editing? App integrative?
A.C.: Scatto usando camera nativa Iphone 50%, Camera+ restante 50%. Mai scattato “direttamente” con Instagram. La camera nativa è fondamentale per la comodità di scattare con il tasto laterale (aggiornamento IOS5 permettendo ovviamente). Un aspetto fondamentale per le foto street. Camera+ invece, nella sua perfezione globale, ha il vantaggio di poter meglio separare luce ed esposizione nel pre scatto. Nell’editing sono abbastanza integralista. Non amo stravolgere le foto. Amo la fotografia semplice, un pò più pura degli standard che vanno su Instagram. Quindi le mie regolazioni basilari sono sempre due. Lo straightening (le linee dritte verticali e orizzontali) e il cropping (ritaglio, prima in formato square 1:1 come da regola instagram; poi mi sono anche stufato, e credo sempre più che i formati orizzontali o verticali allungati siano una risorsa da esplorare!). Camera+ e Snapseed sono le due compagne di strada per questo. Con Snapseed posso regolare qualcosa, l’ambiance e il drama, ma sempre a percentuali non esagerate. Il bianco e nero lo ottengo invece in Camera+. Mi piace per come è contrastato, specie se abbinato al settaggio Clarity (ma attenzione anche agli altri settaggi presenti, non sono male per niente; visi, flash, tramonti). Ho detto abbastanza? (decisamente, anche se non è mai troppo! ndr).
IP: Direi che lo spazio da dedicare alla pubblicazione sta venendo meno, ma prima il dovere poi il piacere. Quindi ti chiedo di segnalarci 3 o 4 utenti che ti piacciono e, se possibile, di dirci brevemente perché.
A.C.: Premesso che seguo con partecipazione e affetto l’attività della community picena, rimanendo nel gruppo degli Igers Piceni meritano sicuramente una segnalazione @simogiannetti per la spumeggiante e umorale vitalità, @enricocorinti per la visione minimal delle cose belle della vita tipo cibo e musica e molto altro, @agatacruciani per l’indubbia originalità. Detto tutto ciò per il resto posso solo “raccomandare” qualche nome italiano fuori del giro grosso: @thestreepher per la bravura, la coerenza e la condivisione di molti aspetti che riguardano l’approccio alla fotografia e @raffamuffin, altro Iger napoletano pieno di creatività visiva su scorci, musica, vita di strada e moto. Due begli amici vitali. Dall’estero invece quello che per me è più di un fratello, amico prima che splendido mobile photographer, Mr @bradpuet da Seattle: la passione per la gente e per il mondo che ci circonda, unite alla voglia di divertirsi senza mai prendersi troppo sul serio, lo rendono un artista completo per il mio umile punto di vista.
Alessio chiude scusandosi per aver detto troppo o troppo poco. Io invece chiudo con la certezza che torneremo sull’argomento approfondendone altri aspetti e prospettive. Anche perché non c’è stato tempo per affrontare il discorso Murakami e sono certo che entrambi porremo rimedio a questa mancanza. Vi lasciamo ai suoi scatti.
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