#MuseoNazionale: la seconda selezione di opere d’arte italiane in mostra su Instagram

Eccoci alla 2° selezione per Museo Nazionale, il progetto di Radiotre Rai, di cui siamo media partner. Le foto sono già tantissime e la scelta è difficile, per questa seconda tappa, ho deciso di selezionare 4 scatti di sculture del patrimonio artistico e storico italiano, ritratte da quattro bravissimi Iger, che hanno saputo cogliere dettagli e angolazioni originali, di opere più o meno conosciute. Spesso avere l’opportunità di vedere un’opera attraverso il gusto e gli occhi di un’altra persona, ci permette di apprezzarla in modo nuovo e fresco, di riscoprirne la bellezza.

Queste foto verranno pubblicate anche sul sito museoradio3.rai.it e sul profilo Instagram di Radiotre Rai. Personalmente mi hanno colpito le foto delle opere d’arte che potete apprezzare nella composizione di copertina e che scopriamo ora grazie alle parole degli autori.

 

Partendo dall’alto a sinistra, Giuseppe Astone, @peppeastone su instagram, ci presenta un dettaglio della Fontana di Orione, in Piazza Duomo a Messina. Opera di Giovanni Montorsoli, discepolo di Michelangelo, è datata 1553 e raffigura in modo elegante e raffinato, il trionfo di Orione, mitico fondatore della città. Fu commissionata dal Senato Messinese per celebrare la costruzione del primo acquedotto cittadino.

La foto ritrae il fiume Tevere -ci spiega Giuseppe Astone-, una delle quattro statue raffiguranti altrettanti fiumi, poste ai lati della Fontana di Orione (secondo la tradizione, il mitico fondatore della città. Ho scelto di fotografare quest’opera perché testimonia la storia prestigiosa della mia città.

Abbiamo a seguire il bellissimo progetto di @legoprojectphoto, dove svariati lego men si ritrovano in viaggio e in avventure sempre diverse. E qui incontriamo due piccoli cameraman che fanno un reportage al Museo Tattile Statale Omero di Ancona, uno dei pochi musei tattili al mondo. Questo museo è nato per dare la possibilità a persone con disabilità visive, di poter vivere l’arte attraverso il tatto, uno spazio innovativo dove essere in contatto con l’arte in modo nuovo e coinvolgente. Qui è stata ritratta una copia in gesso a dimensioni reali del Mosè di Michelangelo.

Siamo rimasti colpiti dalla maestosità dell’opera -ci raccontano gli autori- in contrasto con le piccole dimensioni dei nostri omini. Volevamo cercare inoltre di capire se la leggenda secondo cui Michelangelo avrebbe scolpito un profilo di Giulio II e una testa di donna sotto la barba del Mosè rispondesse a verità, ma lasciamo la risposta ai vostri occhi e naturalmente, vista la natura del museo, alle vostre mani.

In questa minigallery abbiamo invece, a sinistra, lo scatto suggestivo di @giorano, che ci racconta come ha catturato questo dettaglio (Dama col mazzolino di Andrea del Verrocchio) al Museo del Bargello (Firenze):

Visita al Museo Nazionale del Bargello, Firenze, in occasione dell’iniziativa del Ministero dei Beni Culturali di ingresso gratuito ai musei statali nella prima domenica di ogni mese. “Domenica Al Museo”: Dama col mazzolino – Andrea del Verrocchio. La naturalezza della figura, la particolare cura descrittiva delle vesti e dell’acconciatura (scolpite su tutti i lati), la gestualitá delle mani … insomma troppi splendidi dettagli da racchiudere in un’unica fotografia. E allora ecco il controluce, seppur casuale in quanto mi ero allontanato dalla scultura per fare spazio a una troupe televisiva, che mi ricordasse la bellezza di questa scultura.

Infine abbiamo la foto di Roby Ciaffoni, @makemake_rc su Instagram, che coglie questa splendida angolatura della Statua di Dante Alighieri, che si trova sulla sinistra della Basilica di Santa Croce di Firenze. Questa statua fu realizzata da Enrico Pazzi, per celebrare il seicentenario dantesco nel 1865.

Pazzi utilizzò un blocco di marmo di Carrara di grandi dimensioni che arrivò a Firenze nell’estate del 1863. L’inaugurazione fu fissata per il 14 maggio 1865, in occasione del sesto centenario della nascita del poeta -ci spiega Roby Ciaffoni. La curiosità è che questo monumento inizialmente si trovava al centro della piazza, poi il 15 giugno 1957 gli fu data l’attuale posizione, al lato della chiesa, per permettere lo svolgimento del calcio storico fiorentino. Ho deciso di fotografare quest’opera perché amo Firenze e tutto quello che la città regala: è un libro aperto che non smetterò mai di leggere.

 

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