Patrimonio Unesco: benvenuti in Costiera Amalfitana 

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Macchia mediterranea, terrazzamenti con piante di profumati limoni e mare cristallino: benvenuti in Costiera Amalfitana. Patrimonio Unesco dal 1997, la Costiera Amalfitana è tra i luoghi più incantevoli della nostra penisola, tanto da essere considerata meta turistica dal primo secolo dopo cristo. Ai patrizi romani, la striscia di terra compresa tra Positano e Vietri sul Mare era particolarmente cara, come testimoniano le ville di cui si possono oggi ammirare i resti. Nei suoi poco più di 50 km di lunghezza, parte della Provincia di Salerno, la Costiera raccoglie storia, cultura, arte, bellezza paesaggistica, tradizioni centenarie, gastronomia ed un limpido Mar Tirreno. Furono proprio queste caratteristiche, a partire dagli anni ‘50, a sancire la Costiera anche come meta del jet set internazionale. 

La letteratura ed il cinema ci offrono decine di racconti ambientati in questa meravigliosa terra, che negli anni è riuscita a conquistare il soprannome di “Divina Costiera”, ma oggi cercheremo di raccontarla attraverso gli scatti condivisi su Instagram dalle nostre community locali.

Amalfi. Leggenda vuole che il nome “Amalfi” deriverebbe dall’omonima ninfa amata da Ercole qui sepolta per volere degli dei. Altre fonti parlano di una derivazione latina dal nome “Melfi”, villaggio della Lucania da cui i romani furono costretti a scappare a causa delle invasioni germaniche e longobarde. Ad oggi, la città rappresenta il cuore della Costiera e attira turisti da tutto il mondo grazie al suo patrimonio artistico culturale. Tra le visite imperdibili il Duomo dedicato a Sant’Andrea, con l’iconica scalinata e la facciata policroma, e il Chiostro del Paradiso. 

Foto di Gianpaolo D’Elia – @giapalo

Tra gli eventi da non perdere ad Amalfi, ogni quattro anni nella prima domenica di giugno, la città ricorda le sue origini come Repubblica Marinara ospitando la Regata Storica delle Repubbliche Marinare (Genova, Pisa, Venezia e naturalmente, Amalfi).

Vietri sul mare. Città di origine etrusca, leggenda narra che fu fondata da Giasone che qui fu catapultato insieme agli argonauti dall’ira di Eolo. Tra le attività consigliate qui non può mancare una passeggiata per l’antico borgo con tappe nel Duomo dedicato a San Giovanni Battista e nel museo della ceramica. Le tipiche e coloratissime maioliche bianche e azzurre che tanto sono associate alla Costiera sono prodotte proprio in questa zona, con resti risalenti al XV secolo. Fu a Vietri sul Mare che nel 1943, l’allora re Vittorio Emanuele III decise di soggiornare, precisamente nella Torretta Belvedere di Villa Guariglia, oggi sede del museo delle ceramiche.

Foto di Gianpaolo D’Elia – @giapalo

Positano. Chiamata anche “città delle scale” o “città verticale” per la conformazione ricca di scalinate che collegano vari punti della città, Positano è anche conosciuto come centro della omonima “moda Positano” che propone colori e tessuti unici nel loro genere. Tra i punti di interesse che si consiglia visitare qui ci sono: le torri saracene che fortificarono la città; la Chiesa di Santa Maria Assunta e la grotta dello Smeraldo, anche detta “Cattedrale sul mare” per le tipiche formazioni di stalagmiti e stalattiti. 

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Oltre ai punti di interesse storico artistico, la Costiera Amalfitana offre anche sentieri per fare trekking, come il vicino Sentiero degli Dei e il Sentiero dei Limoni. Quest’ultimo, in particolare, unisce Minori e Maiori in una camminata di circa un’ora (di difficoltà medio-bassa) tra i profumati limoneti della zona. 

Parlando di limoni, non possiamo che dedicare un ultimo paragrafo alla gastronomia tipica di questa zona. Limoni, limoncello, vino e olio D.O.C, scialatelli e colatura di alici di Cetara sono i prodotti tipici di questa zona, ottimi da degustare in loco e come souvenir da portare a casa. Tra i piatti tipici della zona, oltre alla grande varietà di pesce locale, c’è il pesce spada cotto in foglie di limone – una profumata unione mare e terra che descrive a pieno i profumi di questa terra. 

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