L’automobile viaggia anche su Instagram

@peugeotitalia
@peugeotitalia
@citroenitalia
@citroenitalia

Servizio a cura di Dario Cortimiglia (@igers_messina)

Moda, food, turismo, abbigliamento, lifestyle. Non c’è settore che non abbia percepito il potenziale comunicativo di Instagram e ci sono sempre più profili corporate che lo sfruttano all’interno delle proprie strategie di marketing e comunicazione.

A questo trend non si sottrae il mondo dell’auto. Da test driver, o più semplicemente da giornalista automotive, ho lentamente iniziato a seguire assiduamente i profili ufficiali delle case automobilistiche e con mio stupore (piacere, se visto da Instagramer) ho assistito a una proliferazione di account delle filiali italiane.

Per esempio: su Instagram potete trovare il profilo Citroën (@citroen) e quello tutto italiano di Citroën Italia (@citroenitalia). Ognuno viaggia per i fatti suoi, indipendenti l’uno dall’altro perché gestiti da due reparti di comunicazione differenti e autonomi.

Cosa fa l’auto su Instagram?

I profili italiani delle case automobilistiche tendenzialmente si comportano tutti allo stesso modo: raccontano il brand, a 360°. Le aziende, lentamente, si sono rese conto che la comunicazione del prodotto (i nuovi modelli d’auto) da sola non basta. Che fare allora? Mostrarsi anche per ciò che si fa: partnership, sponsorship, collaborazioni, eventi, testimonial e competizioni sportive si affiancano al racconto del prodotto per offrire l’immagine di un brand vivo e attivo su più fronti. I brand che possono, pescano dal passato glorioso andando alla riscoperta di modelli storici, pezzi di gloria che fu e continua a essere, aumentando il livello di engagement: si cattura l’appassionato sfegatato (il mondo dell’auto è un po’ come quello del calcio), si punta al cultore delle auto d’epoca e, perché no, ci si fa scoprire da nuovi potenziali clienti. Perché alla fine l’obiettivo è uno solo: vendere, soprattutto in questo periodo di profonda crisi per il mercato dell’auto.

C’è poi chi, come Alfa Romeo (@alfaromeoofficial) e Fiat (@fiatontheweb), in quanto brand italiani si aprono al pubblico mondiale che Instagram è in grado di offrire e per questo dialogano con i follower sia in italiano sia in inglese. Una strategia che paga: Alfa Romeo può vantare 32mila follower, mentre Fiat ne conta 13mila.

Discorso opposto, invece, per Maserati: un profilo worldwide (@maserati) e uno dedicato all’Italia (@maserati_italia). Scelta parzialmente condivisibile: è vero, Maserati accumula la maggior parte delle vendite al di fuori dei confini nazionali, ma il doppio profilo porta a confusione e ridondanza comunicativa e a un aggiornamento poco costante del profilo italiano.

C’è brand e brand

Si diceva prima che il mondo dell’auto è come quello del calcio: vive di passione. Juve, Milan o Inter sono squadre che hanno milioni di appassionati, anche in tutto il mondo, al contrario di squadre come Sassuolo, Juve Stabia o Cesena. Questa premessa è molto importante, perché in alcuni casi basta il brand stesso a cumulare follower con estrema facilità.

Brand di lusso come Bugatti (@bugatti), Lamborghini (@lamborghini) e Maserati possono contare sull’esclusività che emana la propria immagine, al punto che si sprecano le fan page. Stessa cosa accade con brand premium come Mercedes (@mercedesbenzitalia) o Jaguar (@jaguaritalia).

Per tutti gli altri, la cura del profilo Instagram indirizzata al racconto del brand è l’unica chiave di successo.

Da alcuni profili, però, traspare chiaramente la scarsa pianificazione comunicativa alle spalle. Didascalie troppo “didascaliche” (scusate il gioco di parole), hashtag maldestri – ricordatevi sempre che noi promuoviamo la filosofia di “taggare responsabilmente” – e fotografie di scarsa qualità sono tutti errori da evitare.

Considerare il profilo Instagram come parte integrante della propria strategia di marketing e comunicazione deve avere come conseguenza la cura costante del profilo, che non deve “vivere” solo saltuariamente – altro errore da evitare – in occasione, per esempio, di un challenge o di un evento.

Il social va vissuto sempre in modo attivo. E un ottimo esempio lo fornisce @fiatontheweb, che su Instagram racconta e si racconta “dal punto di vista Fiat” secondo quella che è la rinnovata brand identity molto vicina ad un target giovane ma, soprattutto, secondo una strategia social ben definita e programmata.

Ecco qualche altro esempio da @fiatontheweb:

Tagged: