Progetto Folle 01. Appunti dal deserto

Il deserto (@antoncino)

Antonio e Francesca sono in Marocco per portare a termine una vera e propria missione, quella di portare l’acqua nel deserto, con il #ProgettoFolle01, di cui Igersitalia è media partner.

E proprio dal Marocco arriva il primo “bollettino”, che racconta la partenza dall’Italia e il primo impatto con l’Africa.


Servizio a cura di Antonio Cinotti (@antoncino)

Il viaggio

 

Prendete 3 ingredienti: la voglia di fare qualcosa di bello, la voglia di viaggiare, la moto. Mescolare i tre elementi a volontà e… otterrete il #progettofolle01!
Il centro di tutto è l’idea di aiutare un po’ i meno fortunati tramite la ONLUS Bambini nel Deserto, e poi ovviamente il viaggio in Marocco in moto, motivo per cui nel 2007 avevo comprato il KTM 950 Adventure. Per motivi di salute di Francesca rimandammo l’idea, ma dopo 7 anni ce l’abbiamo fatta!

La prima parte in traghetto da Genova a Tangeri è stata meno lunga del previsto: 48 ore non sono lunghe se hai libri e se trovi, come è successo a noi, buoni compagni di viaggio.

Arrivati a Tangeri inizia l’avventura fatta di odori, colori, volti e natura africana!
Gli spostamenti sono tutti pianificati giorno per giorno in settimane di “studio”, ma gli imprevisti sono sempre in agguato. Arrivati a poco meno di metà viaggio non ci possiamo lamentare: la antoncino travel and adventures non ha lavorato male.
La parte più bella di un viaggio è il viaggio come diceva una frase da diario degli anni 90 e questo è  vero ancora di più in moto, dove non c’è il filtro dell’automezzo. Ti trovi immerso negli odori, nelle temperature che cambiano, nella pioggia e nel vento… E’ una sensazione che solo un viaggiatore in moto può capire!

Le prime tappe (Tangeri e Rabat) sono molto belle ma sono città per certi versi quasi europee, Con l’arrivo ad El Jadida, Marrakech, Essaouira ci immergiamo invece nel Marocco più vero, quello dei mercati all’aperto, dei porticcioli di pescatori e dei marocchini che quando capiscono che vieni dall’Italia sorridono divertiti. La strada scorre verso sud, i km passano come le ore di viaggio, le mie ernie sono a posto (e per me si divertono un sacco!).

Prima di arrivare ad Agadir non resisto, mi infilo in uno stradello di sabbia che va verso il mare e ci ritroviamo in uno spiazzo sabbioso a picco su una scogliera sull’Oceano. Stiamo abbracciati mezz’ora ad ascoltare e respirare l’oceano e ripartiamo, il tramonto ad Agadir è strepitoso, un cielo rosso fuoco ci fa salutare questa meravigliosa distesa blu.

Il giorno dopo è Atlante, una strada incredibile che si snoda da una zona semidesertica fino ad arrivare a passi a 2100 metri, tra cime di più di 3000 metri.. La strada è da groppo alla gola, sia per i paesaggi, ma anche per le condizioni del fondo. Ho percorso ormai decine di migliaia di km in più di 20 anni di moto, ma strade del genere non le ho mai battute, nemmeno quando facevo enduro un po’ più seriamente. La strada si restringe fino a diventare uno stradello citottoloso a picco sul nulla. I panorami lasciano senza parole.

Arriviamo a Imlil dopo 7 ore di viaggio (con le solite pause ovviamente) e con la consapevolezza che il più è fatto: ora dobbiamo “solo” arrivare al deserto per portare avanti il nostro progetto. A oggi il conto corrente ha un saldo che supera i 2.900 euro e sono onestamente molto sorpreso della generosità con cui tanta gente ha sostenuto la mia idea!

Seguiteci anche voi, sfogliando l’hashtag #progettofolle01,

 

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