La piccola provincia di Gorizia, la meno popolata del Friuli Venezia Giulia, è una terra di confine, ricca di storia, arte tradizione e natura. È profondamente legata ai duri tempi della prima guerra mondiale, la cui memoria è ancora viva e percepibile nei luoghi e musei ad essa dedicati.
È una provincia con numerose risorse turistiche, frutto delle diverse culture: da quella latina a quelle germanica e slava. Definita la “Nizza Austriaca” in ragione del suo aspetto asburgico-ottocentesco e per l’eleganza dei suoi giardini e dei suoi palazzi.
Ricca di paesaggi naturali che passano dalle zone collinari del Collio, alla pianura della Valle dell’Isonzo, un territorio pronto per essere scoperto dai local:
Giorgio Poian – @gjo09 – Cresciuto a Monfalcone, ama viaggiare e fotografare scorci, paesaggi, architetture e opere d’arte che esprimano la bellezza dei luoghi. È una persona curiosa e che si diletta nella preparazione di dolci, sperimentando sempre nuove ricette. Lo studio delle lingue e le sue lauree in Scienze e Tecniche del Turismo Culturale e in Storia dell’arte lo spingono a ricercare le peculiarità del territorio per valorizzarlo al meglio: pensa che il goriziano sia ancora poco conosciuto e che meriti di essere pubblicizzato, fotografato e vissuto attraverso i suoi fantastici scenari, le sue eccellenze enogastronomiche e la ricca storia che ha segnato questi luoghi.
Francesco Brotto – @br8.fra – Abituato sin da piccolo ad esplorare le campagne, i boschi e le zone circostanti al paese in cui è cresciuto: questo spirito lo ha portato ad apprezzare sempre più i paesaggi naturali (e non solo) con particolare predilezione per la montagna, per le escursioni e per le camminate!
Ha concluso il suo percorso di studi, laureandosi in Giurisprudenza, con una tesi sulle aree naturali protette, che ha rappresentato all’interno della sua formazione l’attenzione e la passione per la natura.
La provincia in cui è cresciuto, Gorizia, nel suo piccolo ha un buon potenziale che aspetta di essere messo in luce: il suo intento è cercare di far scoprire ogni angolo di questa remota provincia attraverso la fotografia.
Ha inoltre imparato ad apprezzare i vini della sua terra, grazie alla dedizione dimostrata dalla sua famiglia nella loro produzione. Non può negare di essere una buona forchetta: d’altro canto come non esserlo in questa terra di confine in cui i sapori si mescolano e le diversità traggono forza vicendevolmente.
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