Fotografia “estrema”: mobile photography ai concerti.

Foto di @milkydrop

Nel campo della fotografia, ci sono molte situazioni estreme, in cui, per limitazioni tecniche, fotografare con lo smartphone diventa difficile se non addirittura quasi impossibile.

Una di queste situazioni è decisamente quella in cui mi sono trovata io martedì scorso: fare foto a un concerto.

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La vista “aperta” dei preferiti. È possibile scegliere quali immagini mantenere e quali eventualmente cancellare.

Le condizioni in questo caso sono pessime: luce scarsa e, quando presente, è di traverso e bassa. La posizione da assumere è scomoda e non facilita l’equilibrio (bisogna tenere braccia e telefono alzati per cogliere il soggetto cantante e non le teste davanti a noi), peraltro in una situazione in cui, come si è detto, la scarsità di luce favorisce foto mosse. Il soggetto è spesso lontano e siccome le lenti dello smartphone tendono ad allontanare (sono spesso grandangolari), il soggetto risulta sovente piccolo e la foto scarsamente utilizzabile.

La mia esperienza si basa sull’uso di un iPhone 5s, il mio mezzo abituale, quindi certe cose di cui parlerò sono specifiche di quello smartphone. Tuttavia è possibile adattare alcuni passi ad altri smartphone (burst mode e zoom sono disponibili in quasi tutte le applicazioni per tutti i sistemi operativi mobile) senza troppa fatica.

Lo zoom

Non sono mai stata una fan dello zoom digitale, perché ingrandisce l’immagine a scapito della qualità (senza avvicinarla veramente, come farebbe uno zoom ottico), effetto che si può ottenere lavorando sul crop non zoommato.

In questo caso però mi sono dovuta ricredere. Forse a causa della qualità degli scatti fatti con l’iPhone, le foto con zoom non sono venute male.

Lo scatto a raffica

In combinazione con lo zoom in molti casi ho utilizzato lo scatto a raffica: in iOs 7 su iPhone 5s è davvero utile per riprendere persone in movimento e poi scegliere la foto migliore tra quelle proposte.

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La vista dei preferiti “chiusa”: viene mostrata una immagine rappresentativa. Questa è una delle mie sequenze preferite, nonostante il telefono in primo piano.

Nel rullino fotografico, le foto scaturite da una sessione di scatto a raffica vengono automaticamente raggruppate e l’utente ha la possibilità di scegliere le preferite tra queste e buttare le altre (io non butto mai niente, seguo la filosofia del “non si sa mai”). Lo scatto a raffica della fotocamera di iPhone 5s supporta fino a 10 scatti al secondo, cosa che dovrebbe rendervi abbastanza sicuri di aver catturato quasi ogni singolo movimento, ovviamente occupando buona parte dello spazio disponibile in memoria, quindi assicuratevi di averne!

La combinazione scatto a raffica e zoom è stata quindi, almeno per me, vincente.

Il flash

Sconsiglio invece l’uso del flash, almeno per due motivi.

Il primo motivo è prettamente fisico: i flash degli smartphone hanno una gittata molto corta e usandoli a un concerto potreste illuminare le teste delle persone davanti a voi e non il soggetto, che risulterà infatti più buio del previsto. In secondo luogo, inutile a dirsi, l’uso prolungato del flash abbasserà considerevolmente le prestazioni della vostra batteria, che si scaricherà più in fretta.

La posizione

Sulla posizione da mantenere durante lo scatto ho già accennato qualcosa prima: valgono tutte le regole che avete già letto, ma ovviamente le braccia alzate e il fatto di trovarsi in mezzo a tanta gente non facilita il compito. Questa posizione è di fatto stancante, quindi in effetti le ultime foto del concerto sono venute un po’ mosse.

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