GRAart: la street art percorre il Grande Raccordo Anulare

Il lavoro dell'artista e ideatore @diavu, ph. @matteonardone_photo
Il lavoro dell'artista e ideatore @diavu, ph. @matteonardone_photo

È il Grande Raccordo Anulare il protagonista di oggi nella nostra rubrica.

Il caotico, spesso criticato, problematico, Grande Raccordo Anulare verrebbe da pensare. La via d’ingresso più importante alla Città Eterna diventa oggi un nuovo spettacolare museo a cielo aperto.

E proprio la Città Eterna non poteva che essere il tema di GRAart, ambizioso progetto work in progress di Arte Contemporanea che mira a riqualificare in questi giorni sottopassi e viadotti di una delle arterie stradali più importanti d’Italia con le opere di 10 street artist internazionali, provenienti da Uruguay, Francia, Spagna, Olanda, Italia. Il freddo grigiore del Grande Raccordo Anulare si trasforma in colore e lascia il passo alla storia e al mito.

Promosso da ANAS, il progetto GRAart è stato Ideato e curato dall’artista e street artist David Diavù Vecchiato, fondatore di MURo, il Museo di Urban Art di Roma che ne ha realizzato le fasi, e patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, un partner importante che ha apportato ancora più autorevolezza all’intero progetto.

Posizionati sui diversi punti dell’anello, i murales sembrano una sorta di benvenuto nella città di Roma, svelandone alcuni miti, leggende e anche aneddoti sconosciuti, i temi centrali dei lavori realizzati dagli artisti, che ne hanno approfondito le storie con la consulenza di Ilaria Beltrame, autrice di best-seller ambientati a Roma, tutte ben descritte nelle schede sul sito dedicato aggiornate man mano che i lavori vengono terminati. 

Del resto, già con il bellissimo Triumphs and laments realizzato da William Kentridge, Roma aveva raccontato se stessa e la sua storia millenaria attraverso la street art; e ancora con i festival dedicati, con i numerosissimi murales sparsi in tutta la città realizzati dai più famosi street artist, con i progetti di riqualificazione urbana come nei quartieri Ostiense, San Basilio e Tor Marancia, e la app realizzata per permettere al turista di fare una visita speciale dedicata solo alla street art, la Città Eterna si conferma ancora una volta capitale di sperimentazione e della libertà di espressione sui muri.

Non mi resta dunque che invitarvi a fare un salto ad osservare i murale di GRAart dal vivo e a condividerli su instagram, se prima di entrare a Roma, passerete proprio dal Grande Raccordo Anulare.

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