Il ritratto nella mobile photography

@blahblahblah_82
@blahblahblah_82

Ritratti e autoritratti sono termini che oggi hanno un suono strano per molti che spesso sono soliti chiamarli  selfie e usfie su Instagram. Ci sono diversi modi di fare ritratti, da quelli in posa a quelli che catturano un’espressione con naturalezza; scatti in cui il soggetto non  è necessariamente consapevole di essere oggetto di una fotografia.

Gli elementi

@blahblahblah_82
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Come sempre nella fotografia l’elemento più importante è la luce, subito dopo segue il punto di messa a fuoco. Nel caso di un dispositivo mobile la fotocamera è sufficientemente piccola da rendere trascurabile qualche pecca non troppo grossolana sulla messa a fuoco.

Guarda negli occhi

@nicolacarmignani
@nicolacarmignani

Gli occhi sono lo specchio dell’anima, tradizionalmente nel ritratto da studio il punto di messa a fuoco è strettamente concentrato su di loro. Il contatto diretto dello sguardo è sicuramente una componente in grado di colpire lo spettatore e coinvolgerlo nell’inquadratura. Non è tuttavia obbligatorio lo sguardo in camera, una direzione diversa è capace di introdurre un ulteriore elemento dinamico che metta in contatto la persona ritratta con lo sfondo. Quando gli occhi sono rivolti al di fuori dell’inquadratura si lascia spazio all’immaginazione dello spettatore cui viene permesso di ipotizzare chi o cosa sia osservato e perché; quindi ricordiamoci sempre in questo caso di rispettare la looking room. Occhi aperti o chiusi possono funzionare egualmente bene per un ritratto, ma fate attenzione a non intercettare il battito delle palpebre.

Guarda lo sfondo

@legendaryalex_
@legendaryalex_

Tenete sempre presente il colore nella scena indipendentemente dal risultato finale richiesto o voluto, anche la resa di un bianco e nero è strettamente dipendente dai colori nell’inquadratura, soggetti e luci. Fate attenzione ai contrasti e agli stacchi delle ombre, le parti più scure fondendosi fra di loro potrebbero enfatizzare le luci così come annullare il soggetto inquadrato.

Composizione

@kimpanelli
@kimpanelli

La regola dei terzi può andare bene per un volto cercando di ottenere gli occhi del soggetto in corrispondenza di uno dei punti superiori della griglia. Come più volte ripetuto in questi articoli, le regole di composizione sono indicative: è bene conoscerle, ma è lecito infrangerle a scopo creativo. In uno scatto quadrato è sicuramente d’impatto un volto centrale proprio per la corrispondenza degli occhi con la griglia. Un posizionamento estremamente laterale del soggetto invece può dare spazio allo sfondo e aiutare a raccontare un po’ di più del contesto, quasi una porta d’ingresso che inviti l’osservatore a partecipare alla scena.

@sdruben
@sdruben

L’inquadratura

L’inquadratura all’altezza dello sguardo è ottima. Provate comunque a cambiare prospettiva, salite su un gradino o abbassatevi a terra soprattutto se i soggetti sono bambini.

@mamamcc
@mamamcc

In generale evitate di andare troppo vicini ai volti: le lenti del vostro smartphone ricadono nelle focali grandangolari (intorno al 30mm nell’equivalente di una lente per fotocamere reflex 35mm) e tendono a deformare in maniera poco gradevole i visi.

Candid photography

@kkkidggg
@kkkidggg

Un’alternativa alla posa è non chiederla affatto, ma cercare di anticipare il momento per un risultato più spontaneo. Entrambe le strategie richiedono pazienza, soprattutto con soggetti che non si sentono sicuri della propria immagine nelle fotografie e che quindi tendono ad assumere pose meno naturali non appena sono consapevoli dell’essere inquadrati. Chiacchierate con le persone, mettetele a loro agio e magari cominciate a fare qualche scatto solo dopo un po’. Se scattate in posa, spiegate prima o, meglio ancora, fate vedere qualche fotografia o disegno che esemplifichi il risultato cercato. Soprattutto nei soggetti meno sicuri, fate loro vedere gli scatti che vi soddisfano e spiegate i punti di forza dell’immagine. Valutate assieme il risultato ed eventualmente come migliorarlo.

Concludo questa rapida carrellata sul ritratto suggerendo un ritratto senza volto o un parziale di questo. Busto e gambe, insieme al contesto, possono raccontare una storia in maniera ugualmente efficace.

@emilycall
@emilycall

Non cercate il “bello” che comunemente viene presentato come tale, uscite dagli schemi in maniera creativa, guardate prima ancora di scattare o semplicemente fermatevi a guardare. Su Instagram potete usare il tag #IgersItaliaEdit101 per segnalare i vostri esperimenti. Non mancherò di darvi supporto per pareri o quesiti. Mettete pure un commento alla vostra foto rivolto a @polylm.

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