Fotografia smartphone: realizzare il tilt-shift effetto miniatura

Piazze d'Italia in Tilt-shift
Campo San Zaccaria, Venezia - #artBiennaleInstameet, maggio 2013
Piazze d'Italia in Tilt-shift
Campo San Zaccaria, Venezia – #artBiennaleInstameet, maggio 2013

Piazze d’Italia in tilt-shift è l’ultimo avvincente challenge, che vi invito a scoprire, lanciato dall’Associazione IgersItalia in collaborazione con ENIT e Cantforget.it{aly}. Lo scopo del challenge, come avrete intuito, è quello di premiare le migliori foto che ritraggano le nostre piazze con la tecnica fotografica del tilt-shift,ovvero quella tecnica che permette di ottenere un effetto miniatura.

Ma cos’è il tilt-shift e come si realizza?

Il termine inglese tilt-shift originariamente era usato per descrivere la caratteristica di alcuni obiettivi per fotocamere reflex in grado di compiere una rotazione (tilt) e una traslazione (shift) rispetto al piano dell’immagine del soggetto da fotografare. Questi tipi di movimenti dell’ottica sono particolarmente utili quando si desidera correggere eventuali distorsioni di prospettiva o massimizzare la messa a fuoco su piani focali molto distanti tra loro. Le caratteristiche di questi obiettivi venivano impiegate però, già ai tempi delle pellicole e delle fotocamere analogiche, anche per realizzare scatti che riproducessero un effetto miniatura.

Il trucco era ed è tutt’oggi quello di mantenere a fuoco solo una zona (tipicamente centrale) del quadro fotografico e di sfocare tutto il resto: la profondità di campo molto limitata infatti è un effetto collaterale che capita quando si scattano foto macro a soggetti molto piccoli. Con il tilt-shift quindi potremo scattare foto a soggetti relativamente grandi come uomini o auto per poi dare la sensazione a chi osserverà il risultato di avere a che fare con persone grandi come insetti o minuscoli giocattoli.

Abbandonato l’analogico vediamo come si realizza il tilt-shift in post-produzione con il digitale, operazione decisamente molto più comoda e oggi alla portata di chiunque abbia uno smartphone.

Il tilt-shift in 3 step

Ecco cosa fare per realizzare un ottimo tilt-shift che abbia come soggetto una piazza:

1.  Scegli come soggetto una piazza che disponga di un punto d’osservazione sovrastante che ti permetta di fotografarla dall’alto; come riferimento considera che sarebbe ideale che le persone comparissero, una volta scattata la foto, tra le quindici e le venti volte più piccole rispetto alla dimensione della cornice quadrata (ricorda, stai per pubblicare su Instagram). Per agevolare questo rimpicciolimento puoi usare un obiettivo aggiuntivo per lo smartphone che lo renda ancora più grandangolo.

2. Ora devi usare un’app che ti permetta di lasciare a fuoco un’area a tua scelta della foto scattata e di sfocare tutto il resto con passaggio graduale di fuoco dalla zona nitida a quella sfocata. È molto importante che l’app ti permetta di optare tra un selettore di area di tipo ellittico e un selettore di tipo longitudinale (vedi gli esempi nella gallery più sotto); sceglierai poi l’uno o l’altro a seconda del tipo di morfologia della piazza. App da utilizzare per quest’effetto ce ne sono molte sia per iOS che per Android: puoi usare i motori di ricerca messi a disposizione dai due marketplace e inserire come chiave di ricerca il termine tilt-shift per scoprire tu stesso l’ampia scelta di app a disposizione. Ma la prima app da tenere in considerazione è proprio l’app di Instagram che permette un buon controllo della sfocatura sia a forma ellittica che longitudinale selezionabili semplicemente toccando più volte sul simbolo della goccia in fase di pubblicazione della foto: toccando poi la foto con un dito si posiziona il fuoco e interagendo con due dita (pinch to zoom) si determina l’ampiezza della sfocatura.

3. L’ultimo tocco utile a enfatizzare l’effetto miniatura è quello di aumentare considerevolmente (ma senza esagerare) la saturazione dei colori e il contrasto. Per fare questo puoi affidarti alla prima app di fotoritocco che trovi nel tuo smartphone visto che i controlli di saturazione e contrasto sono un must per qualunque app di editing. Puoi comunque affidarti anche per questo passaggio all’app di Instagram dato che alcuni suoi filtri come Lo-Fi, Hefe e Kelvin aumentato proprio questi due parametri. Lo-Fi ed Hefe poi aggiungono anche una leggera vignettatura (bordi della foto leggermente più scuri) altro accorgimento molto usato in ambito tilt-shift.

Qualche app consigliata

Se desideri invece avere un controllo maggiore su sfocatura, saturazione e vignettatura ti consiglio di provare le seguenti app:

TiltShift Generator disponibile per iOS in versione gratuita o full a 0,89 €. È un’app sviluppata proprio per realizzare i tilt-shift; permette di controllare molto bene non solo la dimensione dell’area fuori fuoco ma anche di calibrare con precisione l’area di passaggio graduale tra la messa a fuoco e lo sfocato. Permette inoltre il controllo della saturazione dei colori e l’aggiunta della vignettatura.

Snapseed, forse la più diffusa app per il fotoritocco su smartphone visto che è scaricabile gratuitamente sia per iOS che per Android, dispone di una sezione denominata proprio Tilt-shift in grado di controllare tutti i parametri fin qui visti (per la sfocatura, anche l’intensità) tranne la vignettatura che però è possibile aggiungere con la sezione Center Focus.

Filterstorm e Photoshop Touch sono entrambe app per iOS che permettono di ritoccare le foto tramite l’utilizzo dei layer; per chi ha confidenza con Photoshop su Mac o PC e magari lo usa anche per lavoro, queste app forniscono una marcia in più visto che danno la possibilità di definire in modo veramente personalizzato la forma dell’area interessata dalla sfocatura e l’intensità della stessa.

Ora divertiti a realizzare il tuo tilt-shift e in bocca al lupo per il nostro challenge!

 

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